Il mio blog di naturopatia e iridologia

Ansia: le cause e i benefici della naturopatia

Ansia: le cause e i benefici della naturopatia

Possiamo ormai dire con triste certezza che l’ansia è uno dei maggiori “mali” della nostra epoca. Invito ad alzare la mano chi non ha mai avuto segnali fisici legati all’ansia.

Di per sé l’ansia non sarebbe un male, bensì un fisiologico meccanismo di difesa del nostro organismo, che viene messo in campo quando avvertiamo un pericolo. Infatti la sua emozione di base è la paura.

L’uomo primitivo, quando avvertiva il pericolo proveniente dall’esterno, magari da un animale predatore, provava paura, ansia ed il corpo attuava (ed attua ancora adesso) una serie di risposte fisiologiche che lo mettevano nella condizione di attaccare o fuggire dal pericolo. Passato il pericolo, passata la paura ed il corpo ritornava naturalmente alle sue routinarie attività fisiologiche.

Queste riposte causate dall’ansia sono: un’accelerata respirazione, accelerati battiti cardiaci con aumento della pressione arteriosa, mobilitazione del glucosio verso i muscoli, ridotta attività digestiva, pupille dilatate, aumentata capacità di veglia, riduzione dell’istinto sessuale ecc. Ovviamente in caso di pericolo serve tutta l’energia possibile per attaccare o fuggire e la digestione non è una priorità, non si può perdere tempo a riprodursi e tutto il corpo deve trovarsi in stato di allerta ed eccitazione.

Il problema dei nostri tempi non è l’ansia in sé, come risposta fisiologica, ma il fatto che questa perduri nel tempo fino a cronicizzarsi. Subentrano così difficoltà respiratorie, disturbi cardiologici come tachicardia ed ipertensione, disturbi del sonno, disturbi sessuali, ecc.

E questo perenne stato d’ansia ai nostri tempi ha diverse cause, alcune delle quali sono comuni più o meno a tutti: lo stato di paura in cui ci tengono immersi attraverso i mass media, l’incertezza verso il futuro, la vita frenetica, i problemi lavorativi, le preoccupazioni in generale, ecc.

Oggi la vera sfida è ricercare uno stato interiore che ci impedisca di farci risucchiare da questo vortice e che ci mantenga in uno stato di “serenità cronica”, che possa essere turbata solo quando davvero siamo di fronte ad un pericolo immediato.

 

Alimentazione

Ma partiamo dalle cose più facili: se soffri di ansia la prima cosa su cui ti consiglio di lavorare è l’alimentazione. Infatti, anche se l’ansia ha cause emotive, iniziare a lavorare sul fisico è il modo più semplice per facilitare il riequilibrio dell’intero organismo.

  • Eliminare tutti i cibi eccitanti, come ad esempio il caffè e il tè nero. Ma anche i carboidrati raffinati sono sostanze eccitanti, come ad esempio lo zucchero bianco. E va evitato anche il glutammato, che si trova in alcuni cibi di uso comune (ad esempio spesso si trova nei dadi di brodo). Anche l’alcool va evitato in uno stato di ansia cronica.
  • Eliminare tutti quei cibi che richiedono una digestione più impegnativa, come ad esempio carne, uova e derivati animali in generale e tutti i cibi elaborati (come un piatto di lasagne, per intenderci).
  • Introdurre cibi rilassanti, che non sono intesi come erbe rilassanti, ma alimenti come cereali integrali ricchi in triptofano (ad esempio riso integrale ed avena), verdure, semi di zucca (ricchi di magnesio), semi di girasole (contenenti triptofano), ecc. In generale, un’alimentazione più “rilassante” è costituita da cereali, legumi, pesce, verdure, frutta fresca, frutta secca e semi oleosi.

 

Movimento

Poi è importante praticare attività fisica. Non serve fare chissà cosa, (anche perché l’ansia potrebbe essere accompagnata da una bassa energia), ma effettuare delle camminate in mezzo alla natura ha un effetto molto calmante e rigenerante. Naturalmente, se vivi in città, è consigliato passare il weekend fuori porta facendo un’escursione in mezzo alla natura, ma durante la settimana va bene anche una passeggiata nel parco più vicino.

Posso portarti la storia di un mio cliente che ha affrontato l’ansia principalmente facendo delle lunghe camminate immerso nella natura, che gli permettevano di calmare corpo e mente e riconnettersi alla matrice originaria da cui tutti proveniamo. E quindi a se stesso.

 

Rimedi naturali

Naturalmente ci sono anche molti rimedi naturali che possono aiutarci e che vanno scelti sulla base dei sintomi (molte persone che soffrono di ansia soffrono anche di disturbi del sonno e quindi ogni persona che ne soffre va trattata in maniera diversa e personalizzata).

  • Una tisana rilassante potrebbe essere genericamente composta ad esempio da tiglio, passiflora e camomilla. Farsela preparare da un erborista è certamente meglio che comprare le bustine già pronte, per una questione di qualità del prodotto. E la stessa preparazione di una tisana, anche più volte al giorno, utilizzando foglie sfuse, può essere un momento di meditazione informale e, quindi, di rilassamento.
  • Naturalmente esistono anche dei fitoterapici più incisivi, ma di questi sconsiglio assolutamente il fai da te: è sempre necessario essere seguiti da un naturopata e, nel caso in cui si prendano farmaci, anche il medico curante deve prima dare il suo consenso. Cito alcune piante per spirito divulgativo: la valeriana è un ottimo rilassante e può aiutare nei disturbi del sonno, la griffonia contiene 5-idrossi-triptofano, che è un precursore della serotonina e della melatonina, il biancospino esercita un’ottima azione sul sistema cardio-circolatorio, l’iperico può aiutare nei casi in cui l’ansia sia associata a tristezza, e molti altri ancora. Attenzione in particolare a tutte quelle sostanze considerate adattogene, perché possono andare a stressare ulteriormente le ghiandole surrenali che, in una persona ansiosa, sono già sovraffaticate: la rodiola ad esempio potrebbe aiutare oppure peggiorare la situazione, a seconda dei casi.
  • Anche il magnesio è un ottimo rimedio naturale, perché agisce su più fronti per agevolare il rilassamento di tutto corpo.
  • L'aromaterapia e quindi gli olii essenziali apportano grandi benefici a chi soffre di ansia. L'olio essenziale più noto è quello di lavanda, ma ce ne sono anche altri (ad esempio l’arancio amaro) e scegliere l'olio migliore richiede una personalizzazione del trattamento.
  • Poco noti ed utilizzati, ma molto efficaci, sono gli oligoelementi. Anche questi rimedi richiedono una personalizzazione, (anche se non presentano effetti collaterali), ma generalmente i più usati sono manganese, manganese-cobalto e rame-oro-argento, che vengono selezionati sulla base dello stato di avanzamento di ansia e se questa presenta anche tristezza o debilitazione.

 

Lavorare sulla sfera emozionale

Lavorare sul fisico è importante ed un validissimo supporto, ma, essendo l’ansia una manifestazione fisica di cause psico-emozionali, è certamente necessario lavorare anche sul piano psico-emozionale. I rimedi più noti che lavorano su questa sfera sono i rimedi floreali, tra cui, i più antichi, sono i fiori di Bach.

Sul piano psico-emotivo la personalizzazione dei rimedi è ancora più necessaria che sul piano fisico, altrimenti non si otterrà alcun effetto.

In modo del tutto generico viene consigliata la miscela di Bach Rescue Remedy, costituita da 5 fiori, ma che potrebbe non andar bene per tutti, perché potrebbe mancare di fiori invece necessari e contenerne altri che invece non servono.

A titolo informativo: Rock Rose lavora bene sull’emergenza, quindi nel momento del panico (anche con assunzioni frequenti), Mimulus ed Aspen lavorano sulla paura, ma in modi diversi e sulla base delle paure che si provano, Agrimony può essere adatto per i più tormentati, Vervain per gli “idealisti”, la cui serenità è turbata da un senso di giustizia perennemente disatteso.

 

Tra i trattamenti naturali per l’ansia non può mancare la mindfulness. È la pratica del vivere nel presente (ed essere presenti a se stesse in ogni momento) e si divide sommariamente in meditazione formale e meditazione informale.

La prima è la meditazione comunemente intesa: ti siedi, chiudi gli occhi e mediti, magari osservando il tuo respiro (che è il tipo di meditazione più semplice). Osservare il respiro significa, appunto, semplicemente osservare come respiriamo, concentrandoci sul ritmo di inspirazione ed espirazione, senza cercare di controllarlo. Controllare il respiro se soffri di ansia, probabilmente ti porterà in iperventilazione e scatenerà il panico, anziché placarlo.

Sebbene sia difficile far entrare la meditazione come pratica quotidiana nella vita di un occidentale, a mio avviso è la tecnica naturale più efficace per l’ansia, sia nel breve che nel lungo termine. Basterebbe iniziare con 5 minuti al giorno per poi aumentare gradualmente nel tempo. Siamo abituate a non fermarci, ma visto che la vita frenetica è proprio una causa, o almeno un’aggravante, dell’ansia, non volersi fermare significa inviarci interiormente il messaggio di non voler guarire.

La meditazione informale significa invece praticare un’attività essendo totalmente presenti in ciò che si sta facendo, senza mandare la mente altrove. La famosa cerimonia del tè è una meditazione informale. E può diventare una meditazione informale preparare una tisana rilassante (ricorda che è necessario rallentare i movimenti per essere totalmente presente in ciò che stai facendo), farsi una doccia o un bagno oppure anche pulire casa. Qualsiasi attività, se svolta con presenza, mantenendo i pensieri lì e non mandandoli altrove (ad esempio alla spesa da fare o alle attività del giorno seguente), può costituire una meditazione informale, che porta il beneficio di calmare.

 

Il lavoro spirituale

Personalmente ho sofferto di ansia per diversi anni, sfociata anche in violenti attacchi di panico, ed ho imparato che se continuerai a fare le stesse cose che fai adesso che stai male, sicuramente non starai meglio. Per cambiare il tuo stato devi necessariamente cambiare le tue abitudini.

Io iniziai ad ascoltare il mio corpo e chiedermi cosa mi faceva stare peggio e cosa meglio. Così smisi di trascorrere le serate dei fine settimana in un pub bevendo alcool ed iniziai ad uscire di giorno stando a contatto con la natura (mi aiutava molto camminare sulla spiaggia in inverno). Allora ancora non conoscevo tutti i rimedi e le tecniche che oggi conosco e consiglio come naturopata, quelle che poi mi hanno aiutata a guarire definitivamente dall’ansia, ma posso dire che la cosa che ha fatto la differenza nel lungo termine è stato un lavoro interiore che ha trasformato completamente la mia visione di vita ed il mio modo di vivere.

È la ricerca di quello stato interiore di cui ti ho accennato sopra, che ti porta a vivere la vita serenamente, anche nei momenti difficili. Ho abbracciato la visione alchemica e metto in atto ogni giorno le pratiche alchemiche, ho abbracciato e pratico l’Ottuplice Nobile Sentiero, che il Buddha ci ha lasciato in eredità (il miglior saggio in italiano su questo argomento è il libro di Gianluca Gotto “Profondo come il mare, leggero come il cielo”). In sostanza, ho coltivato ed arricchito la mia vita spirituale, perché non siamo fatti solo di fisico, mente, emozioni ed energia, ma anche di un’anima che necessita di essere ricercata, ascoltata e nutrita. E lavorare a questo livello qui, che forse è il più “alto” di tutti, è ciò che ci dona benefici sul più lungo termine.

L’ansia, il panico, sono cose che sul momento sfuggono al tuo controllo e più cercherai di controllarle e peggio sarà. Quando accadono, la cosa migliore che puoi fare è stare lì e lasciarti attraversare, senza opporre resistenza. Ma la guarigione è ampiamente sotto il tuo controllo.

 

PS Questo articolo sull’ansia non vuole sostituire in alcun modo le terapie sanitarie, ma la naturopatia può essere ad esse complementare. Naturalmente ho parlato solo dei campi di mia competenza, ma può essere molto utile la psicoterapia (che io stessa ho fatto) e, nel caso di patologie, è consigliato rivolgersi a medici specialisti.

PPS Se vuoi trattare l’ansia (anche) con la naturopatia, il mio servizio è Sail, sebbene sia possibile creare un percorso specifico per te. Per informazioni o dubbi, contattami.