Il mio blog di naturopatia e iridologia

Come trasformare le emozioni negative in positive con l'Alchimia

Come trasformare le emozioni negative in positive con l'Alchimia

Se hai già letto il mio primo articolo sull’Alchimia, (e ti consiglio assolutamente di farlo prima di proseguire con questo, altrimenti ti perderai), sai già che, secondo questo strumento di conoscenza che è l’Ars Regia, la realtà nella quale siamo immersi non è Reale e per questo è motivo di sofferenza.

Inoltre, siamo noi stessi come individui a creare la nostra realtà personale e siamo noi stessi come collettività a creare la realtà del mondo. Naturalmente a livello inconscio, perché né a me né a te che stai leggendo certamente piacciono le guerre. Dal momento che sul piano collettivo non possiamo agire se non come insieme di individui, l’unica cosa che possiamo fare è agire su noi stesse, poiché è proprio partendo da ognuna di noi che piano piano si cambia il mondo. Questo è un concetto che ha trasformato la mia vita, perché mi ha ridato la responsabilità ed anche il potere sulla mia esistenza.

Secondo l’Alchimia noi viviamo questa esistenza qui e ora per due ragioni: l’abbiamo creata nelle vite passate (secondo lo stesso concetto orientale del karma) e la stiamo creando adesso, vivendo questa vita.

Dal momento che “dormiamo”, la nostra creazione è del tutto inconsapevole, ma aumentando il nostro grado di consapevolezza potremmo creare la nostra realtà in maniera consapevole. Credi davvero che le persone veramente serene lo siano per caso? Un monaco buddhista, tanto per fare un esempio facilmente comprensibile, ha lavorato e continua a lavorare ogni giorno su di sé, per conquistare e mantenere la propria serenità interiore, a prescindere dagli eventi esterni che gli accadono. La serenità non gli è stata data come dono alla nascita. Ed è esattamente anche quello che fa un alchimista.

Ogni causa che abbiamo messo, mettiamo e metteremo produrrà un effetto sulla nostra vita (sebbene non nel modo lineare a cui siamo abituate a pensare a questa relazione). Cause buone produrranno effetti buoni e non solo su noi stesse, ma sull’intero Universo, perché tutto è collegato. In questa realtà viviamo la divisione, ma siamo tutti parte dell’Uno. O meglio, noi siamo l’Uno (ecco perché ognuna di noi contribuisce alla storia del mondo).

E non sono solo le nostre azioni a creare la nostra realtà, ma anche i nostri pensieri e le nostre parole. Pensare male ed agire bene, magari per paura di un dio che ci punisca, non funziona, perché l’intenzione alla base non è una buona causa.

Nello scorso articolo ho introdotto anche i concetti noti come legge dell’Attrazione e legge dello Specchio; entrambe derivano dalla visione secondo la quale siamo creatori della nostra realtà. Anche questo è un aspetto che ha trasformato la mia vita, perché mi ha tolta dal ruolo di vittima.

Ti racconto due esempi. Il primo ha a che fare con la legge dell’Attrazione: anni fa ebbi un incidente. Avrei potuto viverla come una sfiga portatrice di rogne e niente più, invece già iniziavo inconsapevolmente a farmi domande diverse dal solito. Ero costretta a stare a letto a riposare (cosa di cui avevo moltissimo bisogno, ma che non facevo mai, iperattiva com’ero) e tornai a scrivere, che è sempre stata una delle mie grandi passioni, alla quale però rinunciai quando iniziai a lavorare in azienda (dove spendevo ben più delle 9 ore canoniche, sabato compresi). Decisi anche di aprire il mio primo blog e, per quanto fosse letto da poche persone che mi volevano bene, con quello strumento iniziai a farmi domande che prima non mi ero fatta. Allora non potevo saperlo, ma è proprio così che iniziano i cambiamenti, non è mai un click su on/off.

Il secondo esempio ha a che fare con la legge dello Specchio: nella mia vita c’è stata per anni una persona in grado di esercitare un enorme potere su di me. All’inizio pensavo di essere una vittima ed ero nella sofferenza perché non sapevo come uscire dalle situazioni di malessere che mi provocava (e purtroppo non potevo andarmene escludendola dalla mia vita, perché c’erano altre condizioni a contorno). È su di lei che ho iniziato a “giocare” con la legge dello Specchio: quale parte di me era in lei che inconsapevolmente rifiutavo? Non è stato un lavoro facile, perché io e lei eravamo apparentemente molto diverse e proprio non riuscivo a capire cosa potesse esserci in comune, ma, se la legge dello Specchio era vera, doveva esserci roba grossa sotto, visto l’enorme potere che lei era capace di esercitare su di me. E così, lavorando giorno dopo giorno, sperimentando per il gusto di imparare qualcosa in più su di me e divenire così un po’ più libera, ho trovato, non una, ma le molte parti di quella persona che mi avvelenavano e che erano presenti, in forma simile, anche in me e che io inconsciamente rigettavo. L’esito di questo lungo lavoro è stato straordinario: i comportamenti di questa persona hanno smesso di darmi fastidio, non aveva più alcun potere su di me e, la cosa più incredibile di tutte è stata che, cambiando atteggiamento io (senza che lei lo sapesse), anche lei ha cambiato atteggiamento nei miei confronti (ovviamente involontariamente).

Il risultato di questo mio primo, importante esperimento con la legge dello Specchio, ha cambiato completamente la mia visione di vita e così l’Alchimia (per quel che ne conosco) è entrata a far parte della mia vita quotidiana. Nel tempo le conferme della validità di questo modo di vivere non hanno fatto altro che aumentare ed ancora adesso, nonostante ormai io sappia che “funziona”, mi stupisco ogni volta degli incredibili risultati.

Queste lunghe premesse che ti espongo sono necessarie per introdurti una pratica alchemica basilare. Prima di eseguire la seguente pratica, però, ti rinnovo il suggerimento che ti diedi nello scorso articolo: inizia ad accogliere questa nuova prospettiva come una nuova possibilità ed inizia ad osservare la tua vita e come ti comporti nelle relazioni. Osserva i tuoi genitori, il/la tuo/a compagni/a, i tuoi figli, il tuo capo, i tuoi colleghi, ecc. È da loro che dovrai partire se vuoi capire davvero chi sei e cosa sei venuta a fare qui, ora. E tutto ciò che ti infastidisce è ciò su cui dovrai lavorare, per compiere la trasmutazione alchemica che trasforma il piombo in oro. Ciò che non trasformi, si ripresenterà in futuro.

Se non partirai da qui, tutto il resto sarà inutile: vivrai sempre nella modalità “è colpa degli altri”, non ti assumerai mai la responsabilità della tua vita, non diverrai un’artefice consapevole del tuo destino e sarai sempre una bandiera in balìa degli eventi esterni. La tua felicità e sofferenza dipenderanno sempre da qualcos’altro e qualcun altro, non raggiungerai la serenità interiore e probabilmente non vivrai neanche la vita che desideri.

 

Veniamo adesso alla pratica alchemica, che ti permetterà di entrare in contatto con il tuo Sé e trasmutare le emozioni negative in emozioni superiori (trasmutare il piombo in oro):

  • Ricordati che vivi in una realtà percepita, nella Realtà (fuori dalla caverna di Platone) ci sono solo Bellezza e Amore. Quando riuscirai a vedere la Realtà, sarai grata anche per ciò che ti accade di negativo, perché capirai che tutto nella tua vita ha un senso più ampio, mirato alla tua evoluzione interiore.
  • Smetti di giustificare le tue reazioni a ciò che ti accade (frasi del tipo “chiunque si infastidirebbe per questo”).
  • Quando si presenta un’emozione negativa, immagina una testimone imparziale che ti osserva: osserva in modo imparziale te stessa. Osservati senza cercare di modificare nulla e senza giudizio. La creazione della testimone esterna a te richiede uno sforzo di volontà e concentrazione, in Alchimia si chiama creare un centro di gravità permanente.
  • Non solo la tua testimone dovrà osservarti senza giudicarti, ma dovrà mandare compassione per ciò che stai provando.

È una pratica base, ma non è facile, perché ti permette di disidentificarti dai tuoi pensieri, dalle tue emozioni e dalle tue paure. Non è facile, ma è molto potente. Per aiutarti puoi ripetere frasi come “io non sono la mia mente; io non sono le mie emozioni; io non sono le mie paure” ecc.

Per fortuna, ciò che conta in Alchimia non è il risultato ma lo sforzo, quindi praticando tu già inizierai a trasmutare le tue emozioni. Arriverà la volta in cui, mentre la tua testimone osserverà compassionevolmente te che stai provando quell’emozione negativa, tu inizierai ad avvertire leggerezza e serenità.

Personalmente posso dirti che con questa pratica alchemica io ho superato un momento piuttosto difficile.

Se abbinerai questa pratica alle precedenti, inizierai a veder accadere un miracolo: la tua vita e le tue relazioni cambieranno, diventando più appaganti. E sarai sempre meno in balìa degli eventi esterni. Non ti preoccuperai più di ciò che è fuori dal tuo controllo (come ad esempio una guerra), ma prenderai il timone della tua vita. Naturalmente, a meno che non diverrai una buddha, una risvegliata, questo sarà un lavoro continuo, perché risolverai una cosa, ma se ne presenterà un’altra; però questo lavoro già ti permetterà di vedere quella bellezza, quell’amore e quella gioia che sono al di fuori della tua caverna.

Inoltre, ancora non lo sai, ma trasmutando te stessa stai cambiando il mondo…

 

"La verità era uno specchio, che cadendo dal cielo si ruppe. Ciascuno ne prese un pezzo e vedendo riflessa in esso la propria immagine, credette di possedere l'intera verità" (antico detto sufi)

 

PS Se sei interessata ad approfondire l’argomento, ti consiglio la lettura del libro “Officina alkemica” di Salvatore Brizzi.