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E' primavera: supporta il tuo risveglio con i fiori di Bach

E' primavera: supporta il tuo risveglio con i fiori di Bach

Ormai è primavera e la bellezza naturale che questa stagione porta con sé sta sbocciando ovunque, dalle piccole piantine che spuntano ai fiori colorati che ci circondano. Gli animali si sono risvegliati dal loro torpore ed hanno dato inizio ad un nuovo ciclo vitale.

Anche noi essere umani siamo animali e, seguendo il ciclo naturale, anche noi dovremmo risvegliarci dall’inverno rigenerati, pronti a ricominciare un nuovo ciclo. Il nostro problema è che in inverno siamo state iper attive, spendendo molte più energie di quante ne avremmo dovute accumulare e così, come ogni anno, la primavera ci coglie impreparate e pronte più per un letargo che per un risveglio.

Se anche tu sei tra quelle persone che arriva in primavera affaticata ed assonata più che energica e vitale, sappi che i rimedi floreali potrebbero aiutarti a riequilibrare la tua energia sul piano psico-emozionale, armonizzandola al ritmo delle stagioni. Ti potrebbero aiutare a rilasciare ciò che ancora ti porti dietro dall’inverno e ti appesantisce, facendoti sentire più leggera.

Naturalmente, una miscela floreale, per essere davvero efficace, deve essere personalizzata, ma in questo articolo ti vorrei parlare comunque a grandi linee dei fiori di Bach che possono favorire il processo di rinnovamento di noi stesse, caratteristico della primavera.

Se in questa stagione ti senti stanca e spossata, i fiori che potrebbero supportarti sono Hornbeam e Clematis.

Hornbeam è, a mio avviso, un fiore molto indicato per la primavera, perché è il fiore degli inizi, quando fai fatica a partire. Come quando la mattina non riesci a svegliarti e vorresti poltrire per un tempo indefinito, ma sei comunque costretta ad alzarti; passano le ore e dopo la fatica iniziale la giornata decolla. Fino al giorno dopo in cui sei punto e a capo. Ecco, Hornbeam ti sostiene.

Clematis è invece adatto se la primavera ti spedisce la testa fra le nuvole, ti senti sonnolente, apatica, distratta e non riesci ad agire. Clematis contribuisce a farti essere più presente.

La primavera, si sa, è cambiamento ed è anche una delle due transizioni stagionali più forti per gli esseri viventi, perché si ha il passaggio da una marcata energia yin all’energia yang.

Walnut è il fiore di Bach che per eccellenza ti sostiene nel processo di cambiamento.

Ma potrebbe essere utile anche associare Rock water quando, dinanzi ad un fisiologico cambiamento stagionale, non riesci a fluire con l’energia della vita, opponendo invece resistenza.

Per vivere in armonia con questa stagione è necessario liberarti dalle zavorre del passato.

Honeysuckle potrebbe aiutarti a lasciar andare un passato di cui avverti nostalgia e che ti trattiene ancorata ad un tempo che ormai non esiste più, poiché esiste solo il presente. Questo fiore favorisce l’accettazione, la liberazione e la centratura nel momento presente.

Chestnut bud è invece indicato quando non riesci ad imparare dalle lezioni del passato e queste continuano a ripresentarsi inesorabili, nel pieno rispetto della legge alchemica per cui “ciò a cui resisti, persiste”. Questo fiore potrebbe guidarti nel riconoscimento e nell’apprendimento della lezione di vita che hai bisogno di apprendere, permettendoti così di lasciarti alle spalle le scie di un vissuto non elaborato, per essere pronta a vivere un nuovo ciclo.

Primavera è anche depurazione e quindi potrebbe venire in tuo soccorso anche Crab apple, il fiore depurativo per definizione. Crab apple non lavora tanto sulla depurazione fisica, quanto su quella psico-emotiva che ti sostiene anche nell’accettazione del tuo corpo. Anno dopo anno il nostro corpo fisiologicamente si trasforma (soprattutto se sei in premenopausa) e, quando in primavera iniziamo a scoprirci e a pensare che la “prova costume” si avvicina, potremmo venir colte da una sensazione di rifiuto. In quel caso Crab apple ti aiuterebbe a disintossicarti anche dalla visione sbagliata che hai di te.

I fiori di Bach sono dei meravigliosi rimedi che lavorano in profondità e nel tempo. Come per tutti i rimedi floreali, non conta il dosaggio, ma la frequenza di assunzione ed infatti bastano 4 gocce sotto la lingua, ma con la costanza di prenderle 4 volte al giorno.

Sono privi di effetti collaterali e, se un fiore o una miscela non dovesse avere alcun effetto, semplicemente è un fiore o una miscela di fiori di cui non hai bisogno. Probabilmente te ne occorreranno altri.

 

PS Se vuoi una consulenza (in studio a Roma o online) sui fiori di Bach, il mio servizio che fa per te è Beithe.