Il mio blog di naturopatia e iridologia

La Naturopatia contemporanea in Italia

La Naturopatia contemporanea in Italia

Una cosa che noto spesso nel mio lavoro è quanta confusione ci sia intorno al significato di naturopatia. Io stessa, la prima volta che ricercai in internet tra le “medicine non convenzionali” (alla ricerca di una soluzione alternativa a tutti i miei disturbi cronici, che ti racconto più dettagliatamente nella mia storia) ed incappai nella definizione di naturopatia, pensai che fosse una stupidaggine affidarsi ai meccanismi di auto-guarigione del corpo, perché, se stai male, evidentemente il corpo non si sta auto-guarendo. Oggi posso dire che allora non avevo capito assolutamente nulla di ciò che avevo letto velocemente in quell’occasione… oppure chi aveva scritto quel post non aveva spiegato correttamente la naturopatia.

Spero, con questo articolo, ed anche con la mia Guida alla Naturopatia, di fare chiarezza.

Un grande fraintendimento con cui noi naturopati ci scontriamo è la confusione tra naturopatia e medicina naturale, intesa, quest’ultima, come la capacità di curare malattie con rimedi e tecniche naturali al posto dei farmaci. La naturopatia non è una medicina, non fa diagnosi e non cura le malattie, bensì cura la salute. Questo è un concetto che deve essere chiaro a chi si rivolge ad un naturopata, perché la naturopatia si basa su un concetto completamente diverso da quello della medicina allopatica: mentre la medicina allopatica sopprime i sintomi con i farmaci combattendo la malattia come una nemica, la naturopatia utilizza quelli stessi sintomi come segnali utili per individuare la causa prima del disequilibrio (che può risiedere nel piano fisico, energetico, psico-emotivo o spirituale), capire cosa il corpo sta comunicando con quei sintomi e, attraverso trattamenti e rimedi naturali, interagire con l’organismo, per aiutarlo a ripristinare l’equilibrio (omeostasi). Ciò non vuole dire che la naturopatia sia un’alternativa alla medicina, bensì che può lavorare in sinergia con essa per ripristinare uno reale stato di salute ed un completo stato di benessere.

Penso che tutta questa confusione intorno al mondo della naturopatia derivi anche dal fatto che è una disciplina molto antica, molto vasta e che attinge a svariati saperi (orientali ed occidentali). Infatti un naturopata certamente non potrà essere esperto in tutte le tecniche che la naturopatia mette a disposizione, data la loro numerosità e complessità.

Il concetto di naturopatia nel mondo occidentale si è molto evoluto nel tempo - da Ippocrate fino ai giorni nostri - arricchendosi di tutte le esperienze fatte da quei personaggi che oggi vengono annoverati tra i padri della naturopatia moderna (cito solo alcuni tra i molti: Graham, Priessnitz, Lindlhar, Lust, ecc.). Ciò che si intendeva per naturopatia nel Settecento, nell’Ottocento o nel Novecento non è esattamente coincidente con ciò che si intende per naturopatia oggi. Per utilizzare forse un termine di paragone più noto, basti pensare alla medicina: la medicina di oggi non è certo quella del Settecento.

La naturopatia contemporanea, sebbene in Italia rimanga una nicchia chiaramente nota a pochi, è in realtà regolamentata, in particolare dalla Legge 04/2013 e dalla norma UNI 11491. Questa norma UNI esplica chiaramente quali conoscenze, competenze ed abilità deve possedere un naturopata per esercitare correttamente la propria professione. Secondo la norma, la naturopatia è una “disciplina che si basa sulle scienze umane e sulle scienze naturali. Si occupa di trattamento e della promozione dello stato di salute attraverso l'uso di metodi e modalità che favoriscono il processo di auto-guarigione, il trattamento naturale di tutta la persona, la promozione della personale responsabilità per la propria salute, l’istruzione per promuovere la salute attraverso un adeguato stile di vita. La naturopatia miscela la millenaria conoscenza dei trattamenti naturali con le attuali conoscenze nell’ambito salutistico e prende fondamento dai paradigmi del pensiero dell’antropologia fisica e culturale in prima istanza e di conseguenza dalla cultura delle scienze dell’uomo. Pertanto, la naturopatia può essere nel complesso identificata come la pratica generale delle cure della salute naturale; essa ricerca, individua e tratta la causa fondamentale del disagio, tratta l'intera persona usando un approccio individualizzato e insegna i principi di un sano stile di vita e della prevenzione sanitaria.” (UNI 11491:2013)

 Spieghiamo meglio quanto riportato nella norma.

Come anticipato, la naturopatia si occupa della causa di un disturbo. Il suo compito non è quello di sopprimere i sintomi, ma di utilizzarli come segnali, campanelli di allarme che permettono di capire cosa c’è che non va, e che consentono di risalire alla causa del disturbo. Risalire alla causa permette di risolvere il problema alla radice.

La naturopatia usa un approccio individualizzato. Ovvero considera la persona nella sua interezza: costituita da un piano fisico, energetico, psico-emozionale e spirituale. Questi piani sono strettamente connessi tra loro e, quando uno va in disequilibrio, manda in disequilibrio anche gli altri. L’approccio individualizzato è fondamentale, perché ognuno di noi è unico. Ogni essere umano è caratterizzato da una propria costituzione, (fisica, energetica e psico-emotiva), da proprie attitudini e capacità, da una storia personale che non sarà mai assimilabile a quella di qualcun altro.

Le tecniche naturopatiche “favoriscono il processo di auto-guarigione”; il termine auto-guarigione è forse uno dei più fraintesi, o perlomeno è il termine che fraintesi io la prima volta. In realtà il significato è molto semplice: le tecniche naturopatiche contribuiscono a ripristinare l’equilibrio, ovvero le naturali capacità di autoregolazione dell’organismo. Il nostro organismo è perfetto, è fatto in maniera tale da rispondere ed adattarsi ad ogni stimolazione esterna. Quando però è presente un disturbo significa che questi sistemi di autoregolazione non riescono più a svolgere correttamente il loro lavoro. Il naturopata, attraverso l’utilizzo di trattamenti e rimedi naturali, aiuta l’organismo a ripristinare i processi fisiologici.

Per mezzo della naturopatia è inoltre possibile fare prevenzione.  Vera prevenzione, aggiungo io, ovvero la prevenzione primaria, che è una cosa ben diversa dalla diagnosi precoce. Mentre la diagnosi precoce (indubbiamente importante) è una foto del momento in cui si trova l’organismo, (quindi oggi potrebbe risultare privo di malattie, domani no), la prevenzione primaria consiste invece nell’adottare uno stile di vita tale da ridurre al minimo le probabilità di ammalarsi.

La Naturopatia lavora anche nel campo dei disequilibri funzionali.

Infine, ha un altro, imprescindibile compito: quello di guidare la persona verso una piena responsabilizzazione. Essa va educata alla salute e va accompagnata in un percorso di consapevolezza, attraverso il quale può prendere coscienza del fatto che la salute, su tutti i piani, è nelle sue mani. Il naturopata accompagna la persona in questo percorso, nel completo rispetto del suo terreno, delle sue esigenze e della sua storia personale.