Il mio blog di naturopatia e iridologia

L' acqua e la purificazione

L' acqua e la purificazione

Il nome del mese di febbraio è stato coniato dagli antichi Romani.

In latino “februare” significa “purificare” ed infatti questo per i Romani era il mese dedicato alla purificazione del corpo.

In questo senso ci sono diversi aspetti da considerare nell’ottica dei Romani:

  • Questo è il mese delle ultime febbri invernali e, a differenza della visione collettiva attuale, che vede la febbre come qualcosa di male e da combattere, i Romani avevano capito che la febbre è un meccanismo di purificazione naturale e fisiologico, che il corpo utilizza per liberarsi di agenti esterni nocivi.
  • Essendo proprio il mese che segna la fine dei malanni invernali, è possibile che questi abbiano lasciato degli strascichi, quindi una purificazione aiuta a riequilibrare l’intero organismo.
  • È anche il mese di transizione tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera ed i Romani avevano capito che è salutare arrivare in primavera con il corpo depurato, ovvero alleggerito dalle tossine.

In questo articolo vi voglio parlare della purificazione del corpo attraverso l’utilizzo dell’acqua, (che non è solo quella da bere per depurarsi internamente), prendendo proprio spunto dalle antiche pratiche romane per poi arrivare all’idroterapia.

I nostri avi romani sono famosi per le terme, che venivano usate appunto come luogo in cui ci si poteva purificare dalle tossine accumulate. Esse erano principalmente costituite dal “frigidarium”, una stanza contenente una vasca di acqua fredda, dal “calidarium”, una stanza con una vasca di acqua calda e, tra le due stanze, il “tepidarium”, una stanza a temperatura intermedia. Ma non solo, erano presenti anche la sauna, venivano effettuati dei massaggi su tutto il corpo e c’era la possibilità di praticare il nuoto libero in piscine dedicate ed anche la ginnastica.

L’Italia è particolarmente ricca di aree termali ed oggi, entrando in una struttura termale, è possibile usufruire di molte tecniche di purificazione, quali ad esempio sauna, bagno turco, docce aromatiche (che sarebbero efficaci se venissero utilizzati olii essenziali puri e di buona qualità) e vasche termali di vario tipo, spesso dotate di idromassaggio localizzato.

Ecco, a febbraio fatti un regalo e rècati alle terme, perché, se c’è un mese più indicato dell’anno per farlo, questo è proprio febbraio.

Sauna e bagno turco permettono l’eliminazione delle tossine attraverso i polmoni e la pelle e, per la stessa ragione, oltre a depurare, possono apportare benefici a disturbi della pelle e dell’apparato respiratorio. Detto in termini di medicina tradizionale cinese, lavorano per riequilibrare la loggia Metallo.

Ti porto il mio personale esempio, che durante i mesi invernali tendo a soffrire di laringo-tracheite, il cui effetto è una fastidiosa tosse secca. Ciò che maggiormente mi porta beneficio nella fase acuta è proprio il bagno turco e, nel piccolo, i suffumigi, che si possono effettuare comodamente a casa, facendo bollire l’acqua e poi aggiungendovi olii essenziali espettoranti (ad esempio eucalipto, timo e pino) oppure sciogliendovi un cucchiaio di bicarbonato e dei fiori di camomilla in infusione (vanno bene anche le classiche bustine).

Sempre nelle terme, i Romani erano soliti strofinarsi il corpo con la cenere di faggio e la polvere d’equiseto per poi frizionare con l’olio d’oliva. Questo altro non era che un antico esfoliante, per purificare la pelle liberandola dalle cellule morte ed impurità varie.

Anche per noi è giunto il momento di esfoliare il corpo, perché è un altro modo per preparare la pelle alla primavera ed è consigliato utilizzare prodotti naturali (i più semplici sono il sale/zucchero e l’olio d’oliva).

Inoltre, tutte sappiamo che i trattamenti termali non giovano solo al corpo. Per noi oggi le terme significano soprattutto relax. Infatti, recarsi in questi luoghi ed usufruire dei trattamenti che offrono aiuta davvero a liberarsi dallo stress accumulato, (tossine emotive e mentali), riduce l’ansia e sgombera la mente, rendendola più riposata e lucida. L’importante è sempre praticare tutto con consapevolezza e presenza, in modo da poterne trarre il massimo dei benefici.

In alcuni centri termali vi sarà sicuramente capitato di vedere il cosiddetto percorso Kneipp, che prevede di camminare passando da una vasca calda ad una fredda per poi ricominciare il giro.

Kneipp è stato un sacerdote naturopata dell’Ottocento (che personalmente amo molto), che viene considerato il padre dell’idroterapia. Infatti a lui si devono delle tecniche strutturate che, attraverso l’utilizzo dell’acqua, aiutano il corpo a riequilibrarsi.

In particolare, i principi di Kneipp per l’idroterapia sono i seguenti e si possono mettere in atto anche in casa:

  • Applicare acqua fredda sul corpo caldo; il riscaldamento può avvenire mediante attività fisica o l’applicazione di acqua calda.
  • Dopo ogni applicazione fredda, far seguire un riscaldamento del corpo, sempre mediante attività fisica o applicazione di acqua calda.
  • Iniziare sempre col corpo caldo e terminare sempre col corpo caldo.
  • Praticare l’idroterapia lontano dai pasti.

Le precauzioni da prendere durante il trattamento idroterapico sono:

  • Non asciugare la pelle dopo l’applicazione con acqua fredda, ma lasciare che questa scivoli, in modo da prolungarne l’effetto benefico.
  • Asciugare bene la pelle dopo le applicazioni calde, in modo da trattenere il calore.
  • Effettuare i trattamenti con regolarità: meglio piccoli trattamenti per tempi prolungati, che un unico grande trattamento.

Tra i benefici dell’idroterapia ci sono la purificazione mediante il sistema “pelle-polmoni” ed una corretta riattivazione del sistema circolatorio (in particolare venoso e linfatico).

(Se vuoi saperne di più sull’idroterapia e vuoi anche scoprire tecniche pratiche, puoi iscriverti al mio percorso gratuito Muin, che segue proprio i pilastri del benessere indicati da Kneipp, di cui il primo è l’acqua).

L’acqua era considerata da Talete l’archè, il principio generatore di ogni altra cosa. E, se anche Talete non aveva ragione, possiamo dire, usando le parole di Priessnitz, che “niente e impossibile alla Natura, alla dieta e all’acqua fredda”.